Un paese termale... - 20-09-01 - Nicola Pagliarulo |
Gli interlocutori del personaggio "deciso", contestavano, ridendo, qualunque appartenenza turistica al luogo.
Immagino un parco che sia anche fruibile da chi intenda inebriarsi della sola bellezza e che accolga per essere "vissuto" ed apprezzato. Un posto a cui "dare", ricevendo in cambio ospitalità e da cui "prendere", avendolo corredato di attrezzature simbiotiche all'ambiente. Vedo le terme "polifunzionali", capaci di offrire tanto a tanti... che non pretendano un biglietto d'ingresso (chi le immagina "solo" luogo di cura, non si chiede il perché?) in quanto un po' d'ombra non la si nega a nessuno e perché quelle sono le "NOSTRE TERME" e noi, gli amici li ospitiamo... che non fissino stupidi orari per dissetarsi alle proprie sorgenti (e paga ancora!)... che non abbiano la pretesa di chiedere, ancor prima d'aver dato qualcosa... che siano nostre, vostre e loro, per tutto l'anno... che all'interno ci si viva e ci si diverta, attrezzandosi a farlo così come accade per le cure... che siano, dunque, indotto di nuova imprenditorialità... capaci di creare turismo e occupazione... in grado di ingoiare e rigettare le strutture di ferro e cemento che neanche un lobotomizzato avrebbe ideato e che anche il politico più corrotto non avrebbe dovuto far edificare... che formino le professionalità di coloro che realmente intendano adoperarsi alla crescita d'un intero territorio e non siano la "miniera" di signorotti arroganti (una gran bella cooperativa che dia innovazione, serietà, servizi e opportunità, oltre ad un calcio in culo a qualcuno!)... immagino l'intero paese avvantaggiarsi di una politica volta allo sviluppo collettivo, piuttosto che all'arricchimento personale (ed anche quest'anno la "lotteria" la vinceranno i "fantastici quattro"!)... vedo già rifiorire il nostro commercio e non solo il forno e la tavola calda attuali (senza sarcasmo verso questi ultimi)... sento le risate di giovani e vecchi, come quando il vento spazza le nuvole e torna il sereno... scompaiono quelle tesserine balorde destinate a stabilire un'elite e, quasi per miracolo, si popola anche il "villino" di piazza Minieri e la gente può avere notizie o chiedere informazioni... sta cambiando tutto e c'è di che essere contenti... è scomparsa pure l'inferriata... n più, hanno smesso con l'enorme imbecillità di farlo divenire, ciclicamente, "vetrina automobilistica" e, consuetudinariamente, parcheggio... da oggi ci tengono a preservare uno dei parchi più "ricchi" d'Italia (non sussultino i signorotti... ricchi di piante!) e molti ricordano ancora cos'era quel viale di platani...
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